219. Nel mezzo di una prova travolgente

L'incidente della scuola di orlatura è stato una prova troppo dura da superare per me e per mia madre, e il dolore è stato troppo forte. Coloro che si erano opposti, dicendo: “Come puoi permettere a tua figlia di avviare un'attività commerciale?”, in qualche modo lo vennero a sapere e scatenarono ogni sorta di critiche su mia madre, come se stessero aspettando l'occasione. Anche se avevo cercato in tutti i modi di evitare che mia madre fosse criticata a causa mia...

Le loro parole, che ci hanno lacerato, hanno trafitto i cuori di mia madre e di me come pugnali. Lo offrii con semchigo come se le loro parole fossero state pronunciate per amore nei nostri confronti. Tuttavia, mia madre, persa in un'ineluttabile disperazione, si lamentava: “In questo mondo difficile, potremmo anche morire insieme”, come se fosse una sua abitudine.

Pensando all'umiliazione e al dolore subiti da mia madre a causa di questo incidente, non potei fare a meno di provare un opprimente senso di colpa. Ero distrutta dall'agonia, eppure feci voto a me stessa di raccogliere le mie forze e di rialzarmi, a qualunque costo, per il bene di mia madre. Cercai di vivere di nuovo bene con un cuore rinnovato, praticando semchigo come se avessi ricevuto un grande amore, ma la realtà non era così facile.

Non avevo parenti o amici con cui discutere. Il signor Kim, l'unica persona di cui pensavo di potermi fidare, non poteva aiutarmi nei momenti difficili. Il mio cuore vuoto, senza nessuno su cui contare, soffriva di ferite insopportabili. Piangevo sempre da sola, alzando gli occhi al cielo per cercare mio padre.

“Padre, cosa devo fare? Ho lavorato instancabilmente, senza risparmiarmi, piena di speranza di poter guadagnare con la mia attività per far vivere mia madre in modo confortevole... Ma ora, dove e come dovrei guadagnarmi da vivere?”. Non riuscendo a trovare un modo per ripagare il denaro che avevo preso in prestito per avviare la scuola di orlatura, l'opprimente disperazione mi teneva sveglia di notte e i miei occhi erano costantemente iniettati di sangue e gonfi.

La mia mente era piena di preoccupazioni e di ansie e ci sono state innumerevoli volte in cui ho inconsapevolmente vagato lungo la strada sbagliata, persa e confusa. Molte volte ero così confusa che non riuscivo nemmeno a trovare il capolinea dell'autobus dove andavo sempre. Per quanto mi sforzassi di fare tutto il possibile per dare a mia madre una vita confortevole, la mia vita rimaneva irrisolta...

Chi avrebbe capito il mio senso di angoscia? Non c'era mai un giorno senza lacrime. Tuttavia, non potevo rimanere così, in preda alla disperazione. Ho offerto tutti gli avvenimenti, praticando semchigo come se fossi stata amata, e ho continuato a resistere, supplicando mio padre di aiutarmi.

La mia nota di riflessione personale con Mamma Julia🌹💗 

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